Un nuovo modo di ascoltare. A Napoli.

BeQuiet Talent Show

L’operazione Be Quiet Talent Show ha un’ambizione: quella di rovesciare lo schema della trasmissione pilotata per evidenziare la critica a un paese che boccia il merito e premia altro. La satira prende di mira le agenzie della modernità malata. L’egemonia del web, ad esempio. Lo show sarà diverse volte interrotto da personaggi che vanno a spasso nei popolari social network sottolineando audience ridicole. I giurati, vero centro ‘fisico’ dello show, sono pescati da canoni del presente: una blogger, il protagonista di una serie tv a sfondo criminale, un prete mitomane e un’eminenza grigia. Altre incursioni sono assicurate da poeti orientali che vagheggiano le mode esotiche di molta sottocultura italiana; da una voce dell’unico spettatore che assiste al programma, da un demotivatore che invece di incoraggiare insulta l’artista. Il tutto serve a dare un palco a cantanti di vero talento, selezionati dal circuito di musicisti dell’associazione Be Quiet, che canteranno sul serio assistendo impotenti, però, alla vittoria del pupillo dell’eminenza grigia.
Quello che ha conoscenze e non reale conoscenza.

btt