Un nuovo modo di ascoltare. A Napoli.

L’Arte di Meravigliare propria del viaggiare in e con la Terza Classe

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Chi già da un po’ di anni bazzica per il centro storico di Napoli non può non essersi mai imbattuto in un bizzarro gruppo di musicisti napoletani che fa riecheggiare nelle strade e nei vicoli partenopei un coinvolgente folk americano. Un incontro felice tra l’anima popolare americana e quella napoletana, brani tratti dalla tradizione statunitense spesso reinventati e letti attraverso quella napoletana, in alcuni casi introdotti dal racconto semiserio delle storie messe in musica.

Raffaello Nusco al banjo, Biagio Daniele all’armonica, Rolando “Lallo Gallo” Maraviglia al contrabbasso, Pierpaolo Provenzano alla chitarra ed Enrico Catanzariti al rullante, le voci sono di tutti e cinque. Un quintetto che, una volta incrociato, non si dimentica facilmente quello di La Terza Classe.

Il gruppo è nato in strada, è vero, ed è una dimensione che continua a sentire propria, intanto, però, nuove porte si aprono: da pochi mesi è uscito il loro secondo album, Folkshake, i ragazzi hanno fatto anche diverse apparizioni televisive, nello show americano “Music City Roots”, del cantautore country Jim Lauderdale, nel programma di Sky Arte “On the Road con Joe Bastianich” e in “Italia’s Got Talent”.

Inoltre, dal primo tour americano del gruppo, avvenuto nel 2014, è venuto fuori un road-movie intitolato “Flat Tyre- An American Music Dream”, recentemente premiato al Napoli Film Festival.

“Viaggiare in Terza Classe è tutta un’altra storia! I ponti inferiori dei transatlantici, nel periodo a cavallo tra la fine del ‘800 e i primi del ‘900, erano un crocevia di culture e popoli che guardavano allo stesso orizzonte di libertà e cambiamento. Attraverso la musica, quei migranti tramutavano in gioia le sofferenze di un lungo viaggio che avrebbe di lì a poco creato un “nuovo mondo” sociale ed anche musicale come dimostrato dall’appalachiano bluegrass. Questo è lo spirito che da qualche anno a questa parte, ha animato alcuni suonatori provenienti da diverse e più o meno note esperienze musicali. La Terza Classe suona e canta per le strade e per le piazze le storie di celebri mascalzoni anglosassoni e di ribellione dalla schiavitù con il sound caratteristico di quella zona compresa fra le isole britanniche e la Lousiana. I suoni tutti acustici la fanno da padrone, proprio come sui ponti dei maestosi transaltantici, oppure come per le strade delle città bagnate dal mississippi river dove folk, blues e earlyjazz si mescolavano.”

Cosi si racconta La Terza Classe, lo leggi e pensi che forse nessuno riuscirà a raccontarli meglio di come fanno loro stessi, capisci che dietro al loro progetto c’è qualcosa di prezioso.

Raffaello, Biagio, Rolando, Pierpaolo ed Enrico non solo ottimi musicisti ma anche incantevoli cantastorie, bravi a trasmettere il cuore di una tradizione popolare lontana, a farla propria e reinventarla attraverso le parole, la musica, i racconti, spesso con un’indole anche molto teatrale; sono artisti ansiosi di raccontare viaggiando e di viaggiare raccontando.

Da bravi musicisti e cantastorie questi ragazzi riescono sempre a meravigliare e certamente lo faranno anche mercoledì al Piccolo Bellini, non fateveli scappare!

Paola Varricchio

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